Il 16 giugno a Mascalucia la presentazione di “Tracce di vita”. Altro titolo che farà discutere non poco…

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L’Istituto per la Cultura Siciliana con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale di Mascalucia domenica 16 giugno, alle ore 17, nei locali dell’Auditorium di via Etnea 164, presenta ufficialmente al grande pubblico un nuovo libro destinato a far discutere non poco il pubblico amante delle storie vissute, della poesia, del vivere comune con tutte le sue illusioni e disillusioni, con le gioie e i dolori.

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Un evento scanzonato  e allegro, forse anche un po’ “pazzo” come si potrà intuire dalla locandina. Un evento a misura di ognuno di noi senza fasce d’età particolari. Perché sono storie di tutti i giorni, come “faceva” un famoso brano… Una storia che potrebbe apparire autobiografica ma che, in fin dei conti, è invece l’autobiografia di ognuno di noi.

Una storia che dall’età adolescenziale si snoda via via fino al mondo adulto. Adattando traccia dopo traccia, come fosse un concerto, il linguaggio alla differente età rappresentata, alle diverse situazioni vissute. Accompagnando con note musicali immaginarie, ma non troppo, ogni episodio. Con un linguaggio non aulico, certamente curato ma assolutamente vicino a quello che tutti noi giorno dopo giorno utilizziamo.

Si potrebbe pensare che si tratti di una storia strappa lacrime o di auto commiserazione. No. Assolutamente.

L’Autore, Paolo A. D’Angelo, classe 1982, catanese ” ‘cca nnocca” semplicemente trasmette ai giovani, ai coetanei, a un mondo più adulto e forse a volte troppo “saccente”, quel che dalla vita ha imparato. Perché se è vero che in questa vita non ci sono istruzioni, è anche vero che troppe cose vengono spudoratamente “addolcite”, edulcorate, troppo spesso si dice che “il tempo guarisce tutto”, ma non si spiega che bisogna reagire perché ciò accada. Troppo spesso si pensa che “chiodo schiaccia chiodo”,  ma i “chiodi” non vanno schiacciati, semmai vanno rimossi pian piano.

Un lavoro introspettivo che merita non una ma almeno due letture differenti: la prima per inquadrare tutto il contesto, la seconda per carpirne a fondo i tanti piccoli “segreti” che Paolo suggerisce, quasi svela, per poter comprendere il proprio vivere. Perché Paolo non parla di sé stesso, ma usa sé stesso per parlare al cuore e al cervello di ognuno di noi…

Lo fa parlandoci in base all’età del periodo di ogni capitolo/traccia, adeguando il linguaggio usato ai periodi rappresentati, lo fa suggerendoci quale musica ascoltare in sottofondo durante la lettura (e chi meglio di un ex ma sempre appassionato deejay?), lo fa parlando in terza piuttosto che in prima persona. Lo fa senza traccia alcuna di presunzione, ammettendo per primo i suoi errori (cosa ormai rara). E in questo parlare ci sono amicizie, amori, falsità, ipocrisie, lavoro, “padroni” senza scrupoli e “padroni” vessati che non possono far di più per far crescere le proprie aziende e migliorare il rapporto con i dipendenti. C’è Dio e la sua assenza/presenza, c’è… c’è molto altro ma non sveliamo nulla di più…

“Tracce di vita” è il secondo successo editoriale di seguito della Mare Nostrum Edizioni srl che ha appena presentato (il 7 giugno) un altro libro super richiesto: “I Falchi nella Catania fuorilegge” di Pino Vono.

Appuntamento domenica 16 giugno, con Paolo Alessandro D’Angelo. La presentazione sarà curata da Luigi Asero, presidente dell’Istituto per la Cultura Siciliana e interverrà parlando proprio di tematiche giovanili il giornalista e scrittore Salvo Barbagallo, direttore anche di questo quotidiano. (L.A.)


L’ingresso è libero. Link all’Evento Facebook

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